giovedì 5 aprile 2012

Come scegliere un monitor per computer [GUIDA]

La scelta dell'interfaccia video: come orientarsi

Guardare in faccia il computer: non c'è niente di più quotidiano nella nostra vita. Si può subito intuire l'importanza che assume il ruolo del monitor. Per molti versi, la selezione di una componente hardware come lo schermo è simile a una camminata in un territorio vastissimo, c'è l'imbarazzo della scelta sulle direzioni da intraprendere. Inoltre, la decisione non è difficile, essendo in funzione degli scopi: semplice intrattenimento multimediale e navigazione online, gaming forsennato, lavori di grafica avanzata, programmazione testuale. Certo, spendere un po' di tempo in ricerche online è d'obbligo se si vuol prendere la strada giusta.





Come illustrano numerose guide in Internet, la scelta del display si basa sull'analisi di una decina di parametri. Ma si sa, spesso il tempo non è generoso e si ha fretta di comprare il prodotto giusto senza troppa fatica. Quindi, volendo semplificare ulteriormente e raggruppando i criteri di selezione, si possono definire alcune caratteristiche principali da tenere d'occhio:

  1. Il tipo di pannello

  2. La risoluzione

  3. Le interfacce audio-video

  4. La struttura

PREMESSA

Nel Web possiamo trovare tutto quello di cui abbiamo bisogno per effettuare un acquisto consapevole, semplicemente googlando alcune parole chiave come "nome del monitor" + "review", "recensione" o "unboxing". Per essere più precisi, ci sono alcuni punti di riferimento nell'ambito del settore hardware specifico, sto parlando di TftCentral e Prad.de, altamente specializzati in interfacce video. Ma ci sono anche autorevoli siti di tecnologia globale, che valutano in maniera approfondita e seria i monitor, un nome su tutti è TomsHardware, poi possiamo citare HardwareUpgrade, o AVmagazine. Non sono comunque da disdegnare impressioni e recensioni di ulteriori portali online, quali MacWorld, PcMonitors... Insomma: l'importante è cercare più opinioni possibili di esperti e utenti comuni sull'articolo prescelto.

Qualsiasi prodotto si desideri, la decisione deve essere adottata in funzione del computer che si ha a disposizione, in relazione alle interfacce multimediali (audio/video) supportate dalle schede hardware. Da considerare, ovviamente, è anche il budget economico di cui si dispone.

LE CARATTERISTICHE

1. Per quanto concerne le proprietà del pannello LCD (liquid crystal display), ecco le più importanti: i tempi di risposta, la luminosità, la resa dei colori e il contrasto, la frequenza di refresh, il pixel-dot-pitch e l'angolo di visuale. Controllare questi semplici numeri è utile al fine di non avere brutte sorprese, ma servono dei test per ottenere i valori di questi parametri, e non sempre le case produttrici ne rendono ben chiari i metodi di rilevazione, in particolare per il contrasto, i tempi di risposta e la frequenza di refresh. Quindi, c'è chi ci pensa per noi: i siti sopracitati si occupano di tutto, tramite prove mirate, non serve altro che cercare in Internet le risposte. Peraltro, nelle analisi di questi prodotti, i professionisti delle redazioni evidenziano i profili più adatti per l'utilizzo del display, con le caratteristiche da prediligere per ogni fascia di utenza:

  • Editing fotografico avanzato: resa dei colori fedele alla realtà, buona luminosità e giusto contrasto.

  • Gioco: bassi tempi di risposta, 5ms è un buon valore per esempio. Esistono anche schermi con tempi di risposta inferiori (2ms).

  • Intrattenimento multimediale: il livello dei neri è importante, come anche la luminosità, e possibilmente è meglio avere bassi livelli di backlight bleeding (il fastidioso effetto di illuminazione che provocano le lampade a LED durante le schermate con colori scuri). Non sono da sottovalutare anche i tempi di risposta. L'angolo di visuale, mentre si guarda un film, è altrettanto degno di rilievo: un bel pannello IPS toglierà ogni dubbio e ci si potrà godere un film da qualsiasi posizione.

  • Navigazione, lettura e programmazione testuale: la frequenza di refresh è fondamentale, a dire la verità lo sarebbe sempre, non solo per questo profilo (ad esempio si pensi al gaming). Da questo criterio in primis dipende l'affaticamento dei nostri occhi mentre guardiamo lo schermo, nonché la stabilità dell'immagine. Di solito, un display fullHD da 22-23 pollici ha una frequenza di 60hz, valore più che sufficiente per un normale uso del monitor, 120hz è un lusso in schermi così piccoli. Infine, il pixel-dot-pitch è un criterio chiave: si tratta della distanza tra un pixel e l'altro sul display, ne derivano nitidezza e qualità di composizione dell'immagine, oltre allo sforzo che gli occhi devono compiere per esplorare lo spazio visivo sul desktop. Per gli utenti Windows, il valore massimo del dot-pitch da accettare in un display di queste dimensioni dovrebbe essere di 0.27mm (più il valore cresce = maggiore distanza tra i punti dello schermo = peggiore qualità), nel caso si utilizzi Mac OS X  invece non ci sono problemi o particolari limiti, questo grazie alle librerie grafiche (api) del sistema operativo Apple che permettono di scalare anche le thin lines.

In realtà, quelle sopraelencate sono le caratteristiche, esplicate semplificando al massimo, su cui puntare per ogni esigenza soggettiva, ma è logico: bisogna raggiungere un buon compromesso tra tutti i parametri e non scendere, se possibile, al di sotto della media dei valori accettabili in ognuno di essi. In generale, con un monitor da 22-23 pollici un buon contrasto arriva ad un rapporto di 1000:1 (attenzione: un contrasto più alto non significa un contrasto migliore, anzi), come luminosità meglio stare sopra i 250cd/m2, fino ad arrivare a 350cd/m2. Ovviamente, più aumentano le dimensioni dello schermo, più possono crescere le cifre di questi rapporti.

Comunque, un monitor con discreti risultati in tutti i test è in generale adatto per l'uso di un comune utente costumer, cioè di fascia media.


Esempio di backlight bleeding.

Alcune osservazioni:

  • I monitor LED (light emitting diode), non sono altro che normali pannelli LCD con una speciale retroilluminazione a lampade LED, per l'appunto. Questo particolare dovrebbe restituire colori più cristallini e migliorare la luminosità. I pannelli LED hanno un minor consumo energetico rispetto ai normali LCD, tipicamente nel caso dei monitor si va dai 25W ai 40W. Inoltre, i LED permettono la costruzione di schermi più sottili.

  • I pannelli IPS (in-plane switching) permettono angoli di visione molto ampi (178 gradi), di conseguenza osservando il monitor da qualsiasi angolazione si vedrà l'immagine senza alcuna alterazione dei contrasti. Il loro costo, ormai, si sta abbassando rispetto ad alcuni anni fa: troviamo buoni schermi IPS da 23 pollici anche a 160-170 euro. L'IPS, tanto per capirsi, è la tecnologia adottata per i display dei gingilli tecnologici di Cupertino.


Confronto tra una pannello IPS e un normale LCD: c'è una bella differenza nell'angolo di visuale.

2. Per quanto riguarda la diagonale dello schermo, un 21.5-22 pollici è il minimo consigliabile, anche se con un 23 pollici si lavora bene, inoltre sarebbe perfetto per sfruttare al massimo la risoluzione fullHD 1920x1080p in 16:9, questa è la risoluzione da prediligere quando si seleziona un monitor. Il loro prezzo, a seconda delle caratteristiche, bazzica tra i 100 e i 250 euro. La risoluzione 1920x1200 pixels, invece, di solito si trova nei display da 24 pollici in su, anche se non è sempre così, schermi più piccoli (e costosi…) potrebbero supportarla. La discussione potrebbe proseguire indagando sui monitor da 27 pollici, ma sinceramente, al di là dell'iMac, al momento non abbiamo mai provato schermi così grandi da poter fornire un'impressione valida. In ogni caso, un bel 27 pollici sempre fullHD, magari con sintonizzatore tv digitale, non sarebbe per niente una cattiva scelta se l'obiettivo è puro intrattenimento o gaming, magari con una PS3 pronta all'uso. Prezzi di questi ultimi? 300 euro e oltre.

Gli schermi che supportano risoluzione più alte di quella fullHD, sono al momento proibitivi, i prezzi abbattono facilmente la barriera dei 1000 euro per quelli da 2560x1600 pixels. Quelli da 2560x1440p, come i display Apple da 27'', sono comunque meravigliosi, ma altrettanto onerosi, si parla di circa 800 euro.

3. Le interfacce audio/video di prevalente diffusione sono: DVI, HDMI, VGA, DisplayPort, Thunderbolt, oltre alle eventuali porte audio, come quella con jack da 3,5mm. Si possono trovare, inoltre, monitor provvisti di USB 2.0, non solo per i dati: la USB è utilizzata alle volte anche per trasportare l'audio.

L'entrata video DVI, del tipo digitale (DVI-D), può essere a uno o a due canali (single o dual link). La prima supporta tranquillamente il fullHD, la seconda arriva a sostenere risoluzioni fino a 2560x1600p. Ancora maggiori sono le risoluzioni che puo' raggiungere l'interfaccia DisplayPort, che arriva fino a 3840x2400 con tanto di trasmissione audio, mentre la DVI generalmente trasmette solo il segnale video.

Adesso la DisplayPort è destinata a essere rimpiazzata dalla nuova interfaccia Thunderbolt, prodigio di Intel ed Apple, che ha lo stesso identico connettore della precedente e quindi è totalmente retrocompatibile. Da citare che la tecnologia Thunderbolt potrebbe essere definita a dir poco rivoluzionaria: non si tratta di un mero cavo audio/video come gli altri, ma di un vero è proprio "trasportatore" bidirezionale di dati. Trasmettere segnali multimediali rappresenta solo uno dei suoi utilizzi in ambito informatico. Al momento però c'è una barriera: il prezzo è ancora troppo caro, solo il cavo ad oggi costa circa 50 euro. Comunque, nel caso dei monitor la risoluzione massima è la stessa della DisplayPort.

La HDMI, ormai ben conosciuta, si trova ora di frequente negli schermi per computer. Trasmette sia il segnale video che quello audio digitale. Avere una (o due) entrate HDMI, è molto comodo e versatile, basti pensare a un possibile collegamento supplementare con un decoder HD o una console di gioco, senza bisogno di adattatori o splitter.

L'interfaccia VGA, prima in ordine di tempo ad essere stata creata, è in pratica sempre presente come ingresso video nei monitor, ma di fatto è molto probabile che rimanga inutilizzata. Si prediligono la DVI o la HDMI, che hanno una resa qualitativa più apprezzabile.

Ovviamente, prima di decidere, attenzione a considerare bene le uscite audio/video di cui è fornito il computer.



Scheda di descrizione di un monitor LED con pannello IPS.

4. Concludendo,  due parole sulla struttura. Può riguardare: il materiale di costruzione, la regolazione dell'inclinazione, la base, la cornice e, in ultima analisi, si può gettare l'occhio anche sul design e lo spessore dello schermo. Il particolare di maggiore importanza è senz'altro la regolazione dell'inclinazione, soprattutto se il monitor non è fornito di un pannello IPS. Per il resto, se il display è sostenuto da componenti esterne di buona qualità, anche il design vuole la sua parte, ma è certamente un aspetto secondario. Molto interessante è il sistema VESA mountdiverse case costruttrici hanno adottato questo particolare montaggio nei loro articoli: permette di avere tutti i fili elettrici insediati nella base portante della struttura, porte input/output multimediali comprese, così facendo il monitor ha una linea estetica ed ergonomica "pulita", l'effetto visivo è molto pregevole ed ordinato.



Senza l'impaccio dei cavi e delle uscite multimediali, il monitor è "libero": ne beneficiano l'ordine sulla scrivania e lo spessore della struttura. Tutta la componentistica elettrica è inserita nella base portante.

Articolo è stato modificato rispetto alla prima pubblicazione.

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