mercoledì 27 giugno 2012

Elenco dei programmi per benchmarks e stress test

Snapshot da Heaven DX11 Benchmark
Approfittiamo di questa pagina per aggiornarvi sui software utili per eseguire Benchmarks e Stress Test sui vostri computer. Prima di raccogliere in elenco i vari programmi proponiamo le definizioni relative al significato di Benchmark e Stress Test.
Definizione Benchmark:
“Con il termine benchmark si intende un insieme di test software volti a fornire una misura delle prestazioni di un computer per quanto riguarda diverse operazioni.
Vi è una seconda definizione, relativa ai test di particolari software: in questo caso il benchmark è la determinazione della capacità di detto software di svolgere più o meno velocemente, precisamente o accuratamente, un particolare compito per cui è stato progettato.
Esistono software di benchmark appositamente studiati per misurare la velocità di un computer nell'eseguire calcoli di natura grafica, o altri che privilegiano la capacità nell'eseguire calcoli di natura gestionale.
Si possono distinguere due tipologie fondamentali di programmi per il benchmark: quelli sintetici e quelli applicativi. I benchmark sintetici mirano a misurare le prestazioni del sistema riguardo specifiche operazioni, mentre quelli applicativi si riferiscono all'esecuzione di software applicativo: in entrambi i casi il programma di test restituisce un indice che dovrebbe rappresentare le prestazioni del sistema.
I benchmark sintetici possono essere raggruppamenti di semplici test (microbenchmark) e fornire un risultato per ogni test eseguito. Spesso un'analisi di ciascun risultato risulta più affidabile dell'indice complessivo.
La validità delle misurazioni delle prestazioni di un computer mediante benchmark è fonte di dibattiti perché l'interpretazione dei risultati è spesso complessa. Nel caso di benchmark sintetici che restituiscono un indice, vi è un'inevitabile perdita di informazione nel considerare il risultato complessivo, cosa che può portare ad un'errata interpretazione di esso.
Un problema che affligge i test di benchmark condotti dai produttori è che i programmi di test potrebbero essere scelti o costruiti in modo da privilegiare le caratteristiche dei propri prodotti.”  Fonte Wikipedia.it
Un punteggio Benchmark e` un valore relativo senza significato se non confrontato con i risultati ottenuti da altre unita` hardware dello stesso genere. Ad esempio considerando un processore I5 2500K, che su Passmark ha un punteggio di 6740, non si riuscira` a capire la sua collocazione in termini di prestazioni fino a quando non si leggera` il punteggio dell’I7 3770K e dell’I3 2120 che rispettivamente sono valutati a 10449 e 4215 punti. Inoltre da segnalare che per disporre di dati quanto piu` attendibili rispetto alle prestazioni reali e` sempre bene testare le proprie componenti con quanti piu` software di benchmark possibili. Da notare anche che nel caso si voglia confrontare un singolo componente, come un processore, rispetto ad un altro modello, il resto dell’hardware deve rimanere il piu` possibile corrispondente tra i due sistemi; componenti diversi porterebbero a punteggi differenti, il che indurrebbe ad una valutazione aleatoria.

Definizione di Stress Test:

Un programma di Stress Test e` un software elaborato per portare una componente Hardware al massimo delle sue potenzialita’. Generalmente un programma di Stress Test si utilizza per verificare la stabilita` della CPU o della GPU dopo aver configurato le impostazioni di overclock ma e` possibile utilizzarli anche per verificare e confrontare l’efficienza di dispersione termica tra dissipatori o paste termoconduttive differenti (vedi un esempio a questo link). Da segnalare che e` molto importante avere un programma di Stress Test aggiornato: un programma non aggiornato puo` non riuscire a caricare il componente al 100% delle sue capacita`, inficiando l’utilita` del test. Inoltre quando si esegue questo tipo di verifiche e` sempre buona norma tenere sotto controllo la temperatura e il voltaggio del componente che si sta testando, di conseguenza, Core Temp, CPU-Z e GPU-Z diventano programmi fondamentali da possedere per salvaguardare la salute del proprio computer.

martedì 26 giugno 2012

Proteggere le proprie password con Keeper Security [GUIDA]


Quando si è iscritti a molti servizi Web e si usano password sempre diverse insorgono principalmente due problemi da risolvere: il primo consiste nel trovare un luogo dove le proprie password siano facilmente reperibili, dato che non sempre sara` semplice ricordarle tutte, specie se complesse; il secondo problema consiste nel fare in modo che il database dove sono memorizzate le password sia sicuro e accessibile solo da noi stessi.
Per tecnologiasumisura la risposta a queste due esigenze è Keeper.
Keeper è un software facile da utilizzare, disponibile in modalità sia gratuita che a pagamento, e che garantisce la sicurezza dei propri dati grazie a una cifratura AES 128 bit. Altro punto di forza di Keeper è costituito dalla sua estrema versatilità, la quale gli consente di essere compatibile con Windows, Mac, Linux e sulla maggior parte dei dispositivi mobile tra i quali iOS, Android, BlackBerry e Windows Phone (clicca sui link per scaricare la versione corrispondente).

domenica 24 giugno 2012

Controllare un PC in remoto: dall’accensione allo spegnimento senzaspendere un centesimo

Nel corso di questo articolo ci occuperemo di spiegare il metodo piu` semplice possibile per controllare un computer Windows in remoto a distanza,dall’accensione allo spegnimento, da qualunque dispositivo, che sia Mac, Windows, Linux, tablet e smartphone per sistemi iOS o Android.
Vediamo sinteticamente i passaggi da eseguire per raggiungere i nostri scopi:
  1. Scaricare TeamViewer e predisporlo per l’accesso automatico
  2. Abilitare l’esecuzione automatica per TeamViewer
  3. Predisporre l’accesso diretto a un account Windows
  4. Abilitare la Wake On Lan sia da Bios che da Windows
  5. Configurare i programmi per accendere il PC  a distanza
Vediamo ora in dettaglio ogni punto.

giovedì 21 giugno 2012

I trucchi per abbassare la temperatura del proprio computer su desktope notebook


Il caldo torrido di questi ultimi giorni puo` mettere in seria difficolta`  le componenti dei nostri computer, in particolar modo i processori, le schede madri e le schede video, a maggior ragione se siamo dediti all’overclock. Di conseguenza ci sembra piu` che mai doveroso fornirvi qualche indicazione che vi aiuti ad abbassare la temperatura del vostro computer, che sia desktop o portatile.
Ricordiamo che un programma per monitorare la temperatura del Processore e` Core Temp mentre per monitorare la temperatura della Motherboard leggere la voce SYSTIN in CPUID Hardware Monitor.

                            PER COMPUTER DESKTOP

  • Per cominciare eseguiamo un breve stress test a case aperto: se la temperatura varia di pochi gradi, rispetto alla stessa operazione eseguita a case chiuso, significa che l’aerazione interna e` buona, viceversa potremo intraprendere tre strade:
-          Migliorare la disposizione dei cavi all’interno del case ottimizza sensibilmente la qualita` dei flussi d’aria. Se non si ha la possibilita` di far passare i cavi all’interno del pannello destro del case sara` utile raccoglierli con delle fascine.
-          Se i due punti precedenti non fossero serviti ad ottenere un decremento consistente delle temperature bisogna pensare di acquistare ventole supplementari da installare all’interno del case

    martedì 19 giugno 2012

    Impostiamo sfondi animati su Windows 7 con DreamScene

    Siete stanchi dei soliti wallpaper statici? Volete dare un tono piu` dinamico al vostro desktop? Con questa breve e semplice guida andremo a vedere come configurare dei wallpaper animati sul desktop di Windows 7.

    Da Dreamscene.org potremo sfogliare per poi scaricare tutta una serie di wallpaper statici o animati per Windows 7.
    • Per abilitare uno sfondo dinamico avremo bisogno di “Windows 7 DreamScene Activator v1.1”, un tool gratuito scaricabile a questo link.
    • Una volta decompresso il file, avviare il programma, cliccando sul file .EXE
    • Premere il bottone Enable DreamScene.
    • Per abilitare lo sfondo animato sara` sufficiente premere col destro del mouse sul file di nostro interesse e selezionare “Set as Desktop Background”. Non necessariamente saremo costretti a scegliere i temi animati proposti da Dreamscene.org ma potremo abilitare come sfondo qualunque file .mpg o .wmv.
    • Per disabilitare questa funzione sara` sufficiente selezionare un Wallpaper convenzionale dalla sezione  personalizzazione del desktop oppure cliccare ancora sull’eseguibile di “Windows 7 DreamScene Activator v1.1” e premere su “Disable DreamScene”.

    lunedì 18 giugno 2012

    Assemblare un computer di fascia alta – Hardware consigliato

    Nel corso di questo articolo proporremo delle componenti hardware per assemblare un computer di fascia alta, di conseguenza andando a ricercare la qualita` e le prestazioni dei prodotti, trascurando, almeno parzialmente, il fattore costo. Per ogni componente proposta offriremo una breve descrizione e forniremo una stima dei prezzi comprendendo anche le spese di spedizione. Una configurazione di questo tipo e` particolarmente adatta sia per i gamers piu` esigenti ma anche per i professionisti che hanno bisogno delle migliori prestazioni possibili, dovendo sfruttare al massimo il comparto grafico e di calcolo.

    PROCESSORE: I7 2600K

    Basandoci su un socket LGA 1155 non ce la sentiamo di consigliare l'acquisto del nuovo processore Ivy Bridge I7 3770K che pur essendo piu` attento ai consumi, piu` veloce di 100MHz a velocita` di base e dotato di una grafica integrata piu` perfomante, ha il difetto di surriscaldarsi facilmente, sfavorendo frequenze elevate di overclock. Il 2600K a parita` di overclock sviluppa circa 10 C in meno del fratello maggiore Ivy bridge, rendendolo in molte occasioni piu performante: inoltre e` dotato della stessa cache L3 a 8MB e gestisce lo stesso numero di thread. Per consultare tutti i modelli Ivy e Sandy Bridge cliccate QUI. Il costo di un I7 2600K si aggira intorno ai 270€.

    venerdì 15 giugno 2012

    Quanto overcloccare un processore?


    Quanto overcloccare un processore? Naturalmente non esiste una risposta a questa domanda che possa valere per tutti poiche` tutto e` relativo al tipo di processore montato, al sistema di dissipazione e al fatto che ogni CPU, anche appartenente allo stesso modello, possiede differenze che la rendono unica.
    Cominciamo a spiegare che ci sono due ragioni principali per fare Overclocking: la prima e la più comune si definisce overclock daily, la quale consiste in un aumento moderato delle prestazioni che non deve influire sulla longevità del processore; la seconda ragione per fare overclock e` a fini di benchmark, in questo caso si porterà il processore al massimo delle sue capacità di calcolo senza preoccuparsi che le tensioni elevate possano danneggiarlo.
    Per rendere una metafora, provate a immaginare un'automobile: riuscirà tranquillamente a supportare le velocità autostradali, consumando solo un po' più di carburante, ma se portata in pista, al massimo della sua velocità, le sue componenti cominceranno a deteriorarsi molto velocemente, prima le gomme, poi i freni, la frizione, il motore ecc…
    La velocità autostradale è metafora dell’ overclock daily mentre la velocità da pista dell’ overclock per benchmark. Generalmente un overclock daily, per processori Ivy e Sandy Bridge, dovrebbe essere compreso a grandi linee tra i 4 e i 4,7 GHz; un overclock per benchmark al contrario ha il solo limite imposto fisicamente dal processore.
    Una volta impostata la frequenza che vorremmo raggiungere bisogna verificare principalmente due parametri per la sicurezza del sistema: il primo è costituito dal Vcore del processore (tensione applicata al processore), il secondo è la temperatura generata quando la CPU è stressata al 100%. Ogni processore naturalmente possiede limiti propri per quanto riguarda la resistenza alle tensioni e alle temperature, tuttavia per convenzione si stabilisce che durante un overclock daily la tensione non dovrebbe mai andare oltre gli 1,375 V e la temperatura non oltre i 75° (questo vale di per certo per tutti i processori Sandy bridge con litografia 32 nm).
    Riassumendo non e` la frequenza impostata ad essere limitante per il nostro processore quanto piuttosto il Vcore raggiunto e la temperatura che ne consegue. Di seguito elenchiamo le varie fasce di rischio per essere certi di aver impostato un overclock in totale sicurezza, ricavati dalla seguente fonte.

    lunedì 11 giugno 2012

    Tutti i processori Ivy Bridge e Sandy Bridge riassunti in tabellecomparative


    Con questo articolo ci proponiamo di completare la sezione relativa ai socket, alle CPU e ai chipset, proponendo l’intera gamma dei processori Intel, Ivy Bridge e Sandy Bridge.

    Le righe evidenziate in rosso indicano i modelli di processore consigliati dal nostro staff.

    I modelli di processore indicati con la lettera K o X hanno i moltiplicatori sbloccati quindi sono predisposti per l’overclock. I modelli indicati con la lettera T o S invece sono a risparmio energetico: consigliamo questi modelli unicamente agli utenti HTPC o a tutti coloro che dispongono di alimentatori particolarmente poco potenti. Per calcolare la potenza richiesta per alimentare correttamente il proprio sistema desktop consultate il nostro articolo dedicato a eXtreme Power Supply Calculator Lite.

    I punteggi Benchmark indicano le prestazioni del processore secondo il database di Passmark.

    I prezzi di ciascun processore sono stati ricavati da una media approssimativa dei risultati offerti da trovaprezzi.it

    sabato 9 giugno 2012

    Guida alle caratteristiche delle memorie RAM


    Da notare la disposizione dei banchi di memoria per sfruttare la funzione Dual Channel
    Proponiamo questo articolo per comprendere meglio e dare uno sguardo più approfondito ai parametri che influenzano le prestazioni delle schede di memoria RAM, cercando di mantenere sempre un linguaggio preciso ma al contempo di facile comprensione.

    Aprendo il programma CPU-Z e cliccando nelle sezioni "Memory" e "SPD" ci verranno fornite tutte le informazioni che bisogna conoscere sulle schede RAM montate sulla nostra scheda madre.

    I valori presenti nelle due immagini verranno presi come esempio per i successivi riferimenti

    mercoledì 6 giugno 2012

    Trasformare l’iPhone, l’iPad o device Android in un mouse/tastierawireless con RemoteMouse [GUIDA]

    In molte occasioni non sarebbe affatto male avere la possibilita` di controllare il computer a distanza… magari direttamente dallo smartphone o dal tablet, come fossero dei telecomandi, senza dover fare la “fatica” di alzarci per spegnere il computer o per modificare, ad esempio, le impostazioni di riproduzione di un filmato…

    Sull’AppStore sono presenti molte applicazioni che consentono di trasformare il proprio iPhone/iPad/iPod Touch in un comodo trackpad e tastiera: quella che ci ha convinto maggiormente per la sua essezialita` e funzionalita` è RemoteMouse, disponibile sull’Appstore in versione lite (gratuitamente) o in versione a pagamento al prezzo di 1,59€. La versione per Android e` disponibile al seguente link.

    La versione a pagamento, per quanto riguarda iOS, a differenza di quella gratuita consente l'utilizzo anche in modalità landscape.

    Dal sito remotemouse.net sarà possibile scaricare la versione corrispondente da installare su computer, compatibile con Windows o con Mac, la quale permetterà la connessione tra i dispositivi per attuare il controllo remoto del puntatore. Per comunicare con il computer, l'iPhone deve essere allacciato alla sua stessa rete, ma non necessariamente Wi-Fi to Wi-Fi (come molte applicazioni concorrenti richiedono). In base ai test eseguiti abbiamo verificato una perfetta sincronizzazione anche Wi-Fi to Ethernet.

    martedì 5 giugno 2012

    Navigare anonimamente, mascherando il proprio indirizzo IP tramite untunnel VPN: guida a OPENVPN CONNECT, HIDEMYASS, CYBERGHOST e molto dipiù


    Con questo articolo ci proponiamo di illustrarvi i vari servizi che consentono molto semplicemente di collegarsi ai loro server tramite tunnel VPN ( Virtual Private Network), in modo tale da navigare con un'identità IP differente da quella che dovremmo possedere realmente. Connetterci tramite un tunnel VPN permette di essere difficilmente identificabili, fattore a tutto vantaggio della privacy. Affidarsi a una connessione VPN è molto conveniente soprattutto quando si è connessi a reti pubbliche, che potrebbero essere ad esempio degli HotSpot Wi-Fi: in questo modo impediremo a malintenzionati connessi alla nostra stessa rete di poter intercettare le nostre attività private. Riassumiamo schematicamente i vantaggi di sfruttare un tipo di connessione VPN:

    • Previene l'intercettazione delle proprie attivita` da parte di chi e` collegato alla stessa rete.

    • Impedisce ai provider di controllare il nostro traffico ma visualizzeranno unicamente che ci siamo connessi a una rete protetta.

    • Nasconde il proprio indirizzo IP reale, fattore che, oltre a garantirci una tutela della privacy maggiore, ci conferisce la possibilita` di usufruire di servizi accessibili unicamente all'estero, aggirando ogni restrizione geografica. Per via dello stesso principio, sara` possibile aggirare le restrizioni  limitanti per quanto riguarda la visualizzazione di video in streaming o per quanto riguarda i tempi di attesa tra un download e l'altro da un host ( quando non si dispone dei privilegi di un'utenza premium), in quanto si ha la possibilita` di cambiare IP quando piu` lo si preferisce.

    • In alcuni casi, come vedremo, è addirittura possibile scegliere la provenienza dell’indirizzo IP assegnato e quindi risultare connessi a piacimento dagli USA piuttosto che dal Regno Unito e così via…

    • La connessione a una rete VPN devia il traffico non solo del browser ma anche di tutte le altre applicazioni che si collegano alla rete.
    Per verificare che si sia effettivamente connessi a una rete VPN consigliamo di controllare la differente geolocalizzazione relativa all’indirizzo IP tramite alcuni portali, uno di questi e` trovaip.it

    ESEMPIO DI ACCESSO A NETFLIX TRAMITE INDIRIZZO IP ORIGINALE E MASCHERATO DA UN SERVER VPN CANADESE


    Connessione a Netflix tramite l'indirizzo IP fornito dal provider italiano
     Connessione a Netflix tramite un server VPN canadese
    I servizi proposti sono stati scelti per la loro affidabilità, confermata da più fonti, ma anche per l’estrema facilità di configurazione: per ottenere il massimo del risultato col minimo sforzo, senza perdere tempo per configurare manualmente l’accesso ai server né entrando nei dettagli delle configurazioni delle schede di rete o dei router. Da segnalare che abbiamo testato solo le versioni free dei programmi, pertanto le prestazioni delle versioni a pagamento saranno sicuramente migliori.

    venerdì 1 giugno 2012

    Wuala: un'alternativa a Dropbox, SugarSync e GoogleDrive


    In un articolo precedente abbiamo trattato i migliori servizi di cloud storage, secondo la nostra esperienza, di cui fanno parte Dropbox, SugarSync e Google Drive. A distanza di pochi giorni abbiamo provato Wuala, un servizio offerto da Lacie, che abbiamo trovato molto interessante.

    Wuala offre un'interfaccia da client molto semplice e minimale da usufruire, alla quale non manca assolutamente nulla rispetto alle offerte dei rivali. Il client è compatibile con i seguenti sistemi: Windows, Mac, Linux, Android e iOS (clicca sui link per scaricare la versione relativa) e non manca di certo la possibilità di gestire i dati direttamente da browser.

    Le tariffe di Wuala

    Gratuitamente vengono offerti 5 GB di spazio per archiviare i dati oltre a 250 MB, fino a 3 GB totali, per ciascun amico fatto registrare tramite referral link. Quello che contraddistingue Wuala dalla concorrenza è la possibilità di avere 10 GB di bonus per ogni hard disk Lacie acquistato: per usufruire di tale offerta sarà sufficiente inserire i codici seriali degli hard disk tramite il client, seguendo il seguente percorso "strumenti> opzioni> memoria".


    Per quanto riguarda i piani a pagamento:

    ·         20 GB costano 29€/anno

    ·         100 GB costano 119€/anno

    ·         100 GB per cinque utenti costano 299€/anno (piano business)