venerdì 15 giugno 2012

Quanto overcloccare un processore?


Quanto overcloccare un processore? Naturalmente non esiste una risposta a questa domanda che possa valere per tutti poiche` tutto e` relativo al tipo di processore montato, al sistema di dissipazione e al fatto che ogni CPU, anche appartenente allo stesso modello, possiede differenze che la rendono unica.
Cominciamo a spiegare che ci sono due ragioni principali per fare Overclocking: la prima e la più comune si definisce overclock daily, la quale consiste in un aumento moderato delle prestazioni che non deve influire sulla longevità del processore; la seconda ragione per fare overclock e` a fini di benchmark, in questo caso si porterà il processore al massimo delle sue capacità di calcolo senza preoccuparsi che le tensioni elevate possano danneggiarlo.
Per rendere una metafora, provate a immaginare un'automobile: riuscirà tranquillamente a supportare le velocità autostradali, consumando solo un po' più di carburante, ma se portata in pista, al massimo della sua velocità, le sue componenti cominceranno a deteriorarsi molto velocemente, prima le gomme, poi i freni, la frizione, il motore ecc…
La velocità autostradale è metafora dell’ overclock daily mentre la velocità da pista dell’ overclock per benchmark. Generalmente un overclock daily, per processori Ivy e Sandy Bridge, dovrebbe essere compreso a grandi linee tra i 4 e i 4,7 GHz; un overclock per benchmark al contrario ha il solo limite imposto fisicamente dal processore.
Una volta impostata la frequenza che vorremmo raggiungere bisogna verificare principalmente due parametri per la sicurezza del sistema: il primo è costituito dal Vcore del processore (tensione applicata al processore), il secondo è la temperatura generata quando la CPU è stressata al 100%. Ogni processore naturalmente possiede limiti propri per quanto riguarda la resistenza alle tensioni e alle temperature, tuttavia per convenzione si stabilisce che durante un overclock daily la tensione non dovrebbe mai andare oltre gli 1,375 V e la temperatura non oltre i 75° (questo vale di per certo per tutti i processori Sandy bridge con litografia 32 nm).
Riassumendo non e` la frequenza impostata ad essere limitante per il nostro processore quanto piuttosto il Vcore raggiunto e la temperatura che ne consegue. Di seguito elenchiamo le varie fasce di rischio per essere certi di aver impostato un overclock in totale sicurezza, ricavati dalla seguente fonte.


Tensioni:
  • Fino a 1.32V non si corrono rischi.
  • Da 1.33V a 1.36V e` intervallo ancora valido per uso daily, specie con temperature inferiori ai 75 C.
  • Da 1.37V a 1.40V si rischia di danneggiare il processore sul lungo periodo ma comunque tollerabile nel caso di temperature sotto i 70 C.
  • Oltre 1.4V e` sempre meglio non spingersi nel caso si voglia tutelare la salute della propria CPU sul lungo periodo.
Temperature:
  • Fino a 70 C non si corre alcun rischio
  • Da 71 C a 75 C non si corrono rischi a patto di Vcore inferiori agli 1.37V
  • Da 76 C a 80 C e` rischioso sui lunghi periodi
  • Oltre gli 80 C meglio non avventurarsi
Di seguito vi proponiamo degli estratti, estrapolati da alcuni articoli riguardanti l’overclock

“...Nei nostri articoli parliamo spesso di un fenomeno chiamato elettromigrazione, in cui un materiale viene fisicamente trasferito da una parte all'altra di un circuito. La descrizione di questo fenomeno è complessa, ma è facile comprendere che un isolante contaminato con particelle conduttive non isola più. I gate dei transistor, che funzionano come isolanti o conduttori a seconda dello stato della carica, sono particolarmente suscettibili a questo fenomeno: se il gate è danneggiato, in parole povere, il processore si brucia e smette di funzionare. Se un processore o una GPU si brucia però generalmente si dà la colpa al calore, ignorando il fatto che la tensione è una misura di forza. C'è naturalmente una relazione con la temperatura, ma è più complessa di quanto si possa pensare: più è alta la temperatura infatti e meno il silicio sarà in grado di resistere alla forza che causa l'elettromigrazione, ma è quest'ultima - non i gradi centigradi - a danneggiare il chip. Le temperature più basse aumentano inoltre le capacità isolanti dei gate dei transistor nella fase "off", diminuendo il numero di elettroni che sono spinti forzatamente attraverso un gate chiuso. Dare la colpa solo al calore per una rottura hardware è un problema, perché di solito sono possibili piccoli aumenti nella resistenza all'elettromigrazione solo con riduzioni estreme della temperatura. In altre parole bisogna raffreddare molto un chip per farlo resistere a tensioni più alte - e alzare la tensione di riferimento è un passaggio importante per aumentare le frequenze, che è l'obiettivo ultimo dell'overclock. E quando si tratta di proteggere centinaia di euro di componenti, vogliamo essere più che cauti. Attraverso prove, errori e processori bruciati abbiamo visto che tensioni superiori a 1,45 V abbinate a temperature maggiori di quella ambientale possono danneggiare una CPU Intel a 32 nanometri (Sandy Bridge incluso) rapidamente. Questi processori invece "muoiono" lentamente con tensioni tra 1,4 e 1,45 volt (nel corso di settimane e mesi sui nostri banchetti di prova). Non abbiamo invece avuto problemi per oltre un anno usando tensioni inferiori agli 1,4 volt. Non tutte le schede madre sono perfette però, e l'instabilità della tensione su una motherboard poco costosa ha fritto alcuni nostri processori con tensione di 1,38 volt. Di conseguenza per i test di overclock nei vecchi articoli abbiamo usato la tensione di 1,35 volt, e una tensione da 1,38 a 1,4 volt in quelli più recenti con motherboard di fascia più alta...”
Si parla dell’overclock eseguito sul nuovo processore Ivy Bridge I7 3770K (22nm)
“…4.7Ghz con 1.34v è un settaggio perfettamente in linea con le soluzioni Sandy Bridge. Tuttavia tale risultato è stato ottenuto con una temperatura superiore di circa 10° rispetto ad un 2600K agli stessi valori. Per tale ragione non è stato possibile andare oltre dato che anche con un raffreddamento a liquido le temperature hanno sfiorato gli 80° a pieno carico. Per termine di confronto, utilizzando il 2600K è stato possibile raggiungere fino ai 5,1Ghz con lo stesso sistema di raffreddamento ma voltaggi più alti. Tale elemento rende il modello 3770K meno adatto all'uso per overclock daily, in quanto l'esiguo vantaggio in termini di prestazioni viene del tutto vanificato dal suo maggior limite di overclock con sistemi di raffreddamento che non siano estremi….”
Dai test effettuati da Tom's hardware, la generazione Sandy Bridge, in overclock, non è ancora stata superata da Ivy Bridge proprio per via di ragioni relative al surriscaldamento del processore.
Per maggiori info sui parametri da impostare e sui programmi necessari per overcloccare il processore consultate il nostro articolo dedicato.
Nel caso abbiate necessita` di maggiori chiarimenti non esitate a contattarci commentando l’articolo.

4 commenti:

  1. Ottima guida soprattutto per me che mi sto avvicinando ora all'O.C. ...solo una domanda, i valori delle tensioni e delle temperature sono indicativi solo per gli ivy e sandy bridge? Io ho un dual core e5200 (2.5ghz) su una gigabyte ga-g31m-es2l...devo tenere presente questi parametri o altri?

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  2. Ciao, ho appena eseguito delle ricerche su diversi thread per verificare le impostazioni di vari utenti. I valori di sicurezza del tuo processore sembrano coerenti con Ivy e Sandy Bridge. Per essere sicuri di non arrecare danni alla CPU ti consiglio di rimanere sotto i 70C di temperatura e di impostare la tensione del Vcore tra 1.20V-1.30V

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  3. vi ringrazio molto, ora sono fuori casa ma appena torno proverò l'O.c. di questo processore in base ai vostri consigli, ciao e ancora grazie

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