Con questo articolo abbiamo deciso di inaugurare una piccola rubrica della durata di 8 puntate, tramite cui cercheremo di spiegare con un linguaggio semplice l'hardware che nel suo insieme costituisce un computer.
Questa serie si propone non solo di spiegarvi come leggere i parametri tecnici di ogni singolo componente hardware, ma anche di fornivi gli strumenti principali per effettuare solo acquisti consapevoli.
Nel corso di questo primo episodio tratteremo la CPU.
Com'è noto il processore costituisce il cuore e il cervello di ogni computer. Il suo compito consiste nell'eseguire diversi calcoli di natura aritmetico-logica, essenziali per poter eseguire i programmi.
Quando si vuole assemblare un computer il processore a nostro parere dovrebbe essere il primo componente ad essere scelto, la scheda madre e la RAM dovranno adattarsi di conseguenza.
Quando andiamo ad analizzare ciascun modello di CPU certi parametri balzano subito agli occhi:
- La frequenza
- Il numero di core
- Il numero di thread
- La cache
- Il TDP
Analizziamo ogni singola voce nel dettaglio
La frequenza, espressa in Hz, indica il numero di cicli eseguiti in un secondo. Un Ghz corrisponde a un miliardo di cicli al secondo. Durante ciascuno di essi vengono eseguite le microistruzioni fondamentali che nel loro insieme eseguono le operazioni stabilite dal programma. I processori AMD e gli Intel serie K, tramite opportuni settings da bios, supportano l'overclock; ovvero è possibile aumentare la frequenza operativa, e quindi il numero di cicli, consentendo di aumentare la velocità di esecuzione dei programmi.
Il numero di core indica il numero di unità fisiche di calcolo che compongono la CPU.
Per threads si intendono una serie di segmenti in cui è scomponibile un processo, per permettere un'efficienza maggiore nell'elaborazione dati. Dunque per numero di threads, quando si leggono le caratteristiche di un processore, si intende il numero di segmenti che sono elaborati simultaneamente. Normalmente questo coincide con il numero di core della CPU, tuttavia Intel ha ideato una feature detta Hyperthreading, che possiamo ritrovare sui processori I3 e I7, e al momento attuale consente una gestione di threads doppia rispetto ai cores disponibili. Ad esempio i processori I7 dispongono di 4 cores fisici ma riescono ad elaborare fino a 8 threads.
La frequenza e il numero di cores non sono gli unici parametri che influenzano le prestazioni di una CPU. Un processore per lavorare ha bisogno di comunicare con la RAM. Essendo la RAM una memoria molto lenta, rispetto alla frequenza della CPU, questa introduce un collo di bottiglia considerevole al sistema. Per limitare questo svantaggio, all'interno del chip della CPU, è stata introdotta un tipo di memoria estremamente veloce ed efficace, detta cache. All'interno della cache vengono copiati in maniera opportuna una piccola porzione dei dati presenti nella RAM. Quando il dato che la CPU deve elaborare è già presente in cache, le latenze saranno quasi completamente annullate, perciò la CPU non dovrà sempre attendere la risposta della RAM. Quando si legge ad esempio cache L3, significa che la cache e' composta da diversi strati (o livelli), e stiamo leggendo quello più esterno. Ciò significa che saranno presenti altri due livelli L2 e L1 sempre più piccoli ma più vicini ai cores. Insomma una cache ampia e stratificata conta tanto quanto una buona frequenza di calcolo.
Il TDP è un acronimo che sta per Thermal Design Power ed indica la quantità di energia espressa in Watt che il sistema deve smaltire perché la temperatura del processore rimanga entro una soglia di sicurezza. Sebbene questa sia solo una definizione parziale, possiamo considerare il TDP un valore proporzionale al consumo energetico del processore: conoscendo il TDP infatti ci possiamo fare un'idea indicativa del consumo stesso.
Per avere informazioni attendibili sull'efficienza energetica di ciascun processore non si può prescindere dalla lettura di una recensione autorevole e approfondita come quelle proposte ad esempio dalla redazione di tom's hardware.
Se non si pretendono dal proprio computer prestazioni grafiche eccellenti è possibile basarsi sulla grafica integrata del processore. In questo modo sarà possibile risparmiare una considerevole quantità di denaro. La grafica integrata dei processori risulta ottima non tanto per giocare ma soprattutto per gestire la riproduzione dei file multimediali, anche in FullHD. Per sfruttare la grafica integrata è bene accertarsi non solo che il processore supporti tale funzionalità, ma anche verificare che il chipset della scheda madre la supporti. Attualmente alcuni dei processori che godono di una grafica integrata sono i processori Sandy e Ivy Bridge nonché le APU AMD.
Abbiamo esaurito le principali caratteristiche tecniche che riguardano la scelta di un processore e non ci rimane quindi che tirare le somme. Allo stato attuale, anche a costo di poter sembrare di parte, non possiamo fare altro che consigliare i processori marchiati Intel, in particolar modo i prodotti Ivy Bridge.
Questi sono in grado di unire ottime performance a consumi contenuti. La maggior parte è dotata di grafica integrata e turbo boost, anche se solo quelli della serie K sono overcloccabili.
Per chi gioca sporadicamente ma fa grande uso di contenuti multimediali o usa il pc quasi esclusivamente per navigare consigliamo i processori Ivy Bridge I3, in particolar modo il modello I3 3220 o I3 3225.
Per chi ha come prerogativa il gaming ma deve mantenere il costo della propria configurazione entro un budget limitato consigliamo I5 3570K.
Per chi invece è propenso a lavori di editing, rendering e ripping, l'ideale è orientarsi sul top della famiglia I7 per socket LGA 1155, ovvero l'I7 3770K.
Per realizzare workstation professionali invece è difficile prescindere da un Intel Xeon.
Ci auguriamo che questo articolo sia stato di vostro gradimento. Nella prossima puntata tratteremo i fattori che influenzano la scelta di una scheda madre.
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